ricerca scientifica
di Massimiliano Di Giuseppe
Per la quarta volta, grazie al grande interesse suscitato da questa meta ed al relativo basso costo del viaggio, ritorniamo a visitare il Cern di Ginevra con una cinquantina di persone, ancora una volta in collaborazione con l’agenzia Robintur.
La partenza è fissata il 2 Giugno molto presto, addirittura si parte da Ferrara alle 3.25 con un’auto di cortesia guidata dal cortese Fatos di origine albanese, che accompagna il sottoscritto fino a Borgo Panigale davanti al parcheggio del Centro commerciale il Borgo, che come nelle altre occasioni è il punto di ritrovo per il primo gruppo di viaggiatori. Alle 4.15 di un mattino frizzante si presentano sul pullman Fabio Ponzetti, Diana Mazzola, Lucio Gandini, Bianca Panterna, Maximiliano Frignani ed Elisa Samoggia.
La seconda tappa è il centro commerciale “I Portali” di Modena in cui raccogliamo Claudia Giovanardi ( altro capogruppo ) Pietro Pezzoli, Silvio Gobbati, Gianni Bettelli, Morena Corradini, Sabrina Zoboli, Mirco Malagoli, Monica Mezzetti, Federico Magnoni, Rossana Marchesini, Gabriele Bononi, i veterani Lauro Giovanetti e Gabriella Borghetto per la prima volta con il figlio Luca Giovanetti e poi Morena Veronesi, Roberto Castagnetti, Marco Castagnetti, Nicola Bellei, Francesca Pederzini, Emilio Lugli, Deanna Cenzoprano, Maura Cavazzuti, Roberto Del Sette, Auriemma Angela, Marcello Del Sette, Steven Benassi, Cinzia Preti, Davide Benassi, Marco Arturo Sternieri, Paola Nora, Ilaria Sternieri, Alessandra Berselli, Davide Vescovini, Paola Consoli e Giovanna Porcu.
Euro. Phys. J. Plus (2020) 135 : 255
https://doi.org/10.1140/epjp/s13360-020-00254-6
Articolo regolare
Un caso di studio del 30 maggio 2017, Fireball italiano
1 INAF-Osservatorio di Astrofisica e Scienza dello Spazio, Via Piero Gobetti, 93/3, 40129, Bologna, Italia
2 INAF-Osservatorio Astrofisico di Torino, Via Osservatorio 20, 10025, Pino Torinese, TO, Italia
3 Dipartimento di Fisica, Univ . degli studi di Torino, Torino, Italia
4 IAPS-INAF, Via Fosso del Cavaliere 100, 00133, Roma, Italia
5 IFAC-CNR, via Madonna del Piano 10, 50019, Sesto Fiorentino, Italia
6 Dip. Di Scienze e Innovazione Tecnologica, Univ. del Piemonte Orientale, Viale Teresa Michel, 11, 15121, Alessandria, Italia
7 INAF-Osservatorio Astronomico di Padova, Vicolo dell’Osservatorio 5, 35122, Padova, Italia
8 INAF-Osservatorio Astronomico di Trieste, Via GB Tiepolo 11, 34143, Trieste, Italia
9 INAF-Osservatorio Astronomico d’Abruzzo, Via Mentore Maggini, 64100 , Teramo, Italia
10 IMCCE, Observatoire de Paris, PSL Research University, CNRS, Sorbonne Université s, UPMC, Parigi, Francia
11 GEOPS, Univ. Parigi-Sud, CNRS, Univ. Paris-Saclay, Orsay, Francia
12 Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile ed Ambientale, Univ. La Sapienza, Roma, Italia
13 Italian Meteor and TLE Network (IMTN), Ferrara, Italia
14 IMPMC, Muséum National d’Histoire Naturelle, Parigi, Francia
15 LAM, Institut Pytheas, Marsiglia, Francia
16 CEREGE, Institut Pytheas, Marsiglia, Francia
17 FRIPON, Team collaborativo, Parigi , Francia
* e-mail: albino.carbognani@inaf.it
Ricevuto: 21 novembre 2019
Accettato: 30 gennaio 2020
Pubblicato online: 18 febbraio 2020
Il 30 maggio 2017, a circa 21 h 09 min 17 s UTC, una palla di fuoco verde brillante ha attraversato il cielo dell’Italia nord-orientale. Il percorso della palla di fuoco è stato osservato da alcune telecamere all-sky a partire da un’altitudine media di km (Lat.
N; Long.
E) ed estinto a
km (Lat.
N; Long.
E), tra le città italiane di Venezia e Padova. In questo articolo, sulla base di semplici modelli fisici, calcoleremo la traiettoria atmosferica, analizzeremo la dinamica atmosferica delle meteoroidi, la fase di volo oscura (con il campo sparso) e calcoleremo la migliore orbita eliocentrica del corpo progenitore. La ricerca di meteoriti sul terreno non ha prodotto alcun risultato finora.
Articolo pubblicato, anche grazie all’importante contributo dell’IMTN ( Italian Meteor and TLE Network ) https://meteore.forumattivo.com/
Arnone, E., Bór, J., Chanrion, O. et al. Climatologia di eventi luminosi transitori e fulmini osservata sopra l’Europa e il Mar Mediterraneo. Surv Geophys 41, 167–199 (2020). https://doi.org/10.1007/s10712-019-09573-5
Climatologia di eventi luminosi transitori e fulmini osservati sopra l’Europa e il Mar Mediterraneo
Sondaggi nel volume 41 della geofisica , pagine167 – 199 ( 2020 )
Abstract
Nel 1999, i primi sprite sono stati osservati sopra i temporali europei usando telecamere sensibili. Da allora, sono state condotte campagne su Eurosprite per osservare gli sprite e altri eventi luminosi transitori (TLE), espandendosi in una rete che copre gran parte dell’Europa e delle aree costiere.
Nel periodo 2009-2013, il numero di osservazioni ottiche di TLE ha raggiunto un picco di 2000 all’anno. A causa di questo numero senza precedenti di osservazioni europee, è stato possibile costruire una climatologia di 8394 TLE osservata sopra 1018 sistemi di temporali e studiare per la prima volta la loro distribuzione e il ciclo stagionale sopra l’Europa e parti del Mar Mediterraneo.
È stato riscontrato che il numero di TLE per temporale segue una legge di potere, con meno di 10 TLE per 801 temporali e fino a 195 TLE al di sopra di quella più prolifica. La maggior parte dei TLE sono stati classificati come sprite, 641 elfi, 280 aloni, 70 fulmini verso l’alto, 2 getti blu e 1 jet gigantesco. La climatologia mostra un’intensa attività di TLE durante l’estate sulle aree continentali e nel tardo autunno sulle aree costiere e sul mare.
Le due stagioni raggiungono il picco, rispettivamente, in agosto e novembre, separate da marzo e aprile con quasi nessun TLE e un minimo relativo intorno a settembre. L’attività TLE osservata, vale a dire per lo più sprite, si dimostra in gran parte coerente con l’attività dei fulmini, con un rapporto di TLE-fulmine osservato di 1/1000 nelle regioni con la maggior parte delle osservazioni. Il comportamento generale è coerente tra i singoli anni, rendendo il ciclo stagionale osservato una solida caratteristica generale dell’attività di TLE al di sopra dell’Europa.
La climatologia mostra un’intensa attività di TLE durante l’estate sulle aree continentali e nel tardo autunno sulle aree costiere e sul mare. Le due stagioni raggiungono il picco, rispettivamente, in agosto e novembre, separate da marzo e aprile con quasi nessun TLE e un minimo relativo intorno a settembre.
L’attività TLE osservata, vale a dire per lo più sprite, si dimostra in gran parte coerente con l’attività dei fulmini, con un rapporto di TLE-fulmine osservato di 1/1000 nelle regioni con la maggior parte delle osservazioni. Il comportamento generale è coerente tra i singoli anni, rendendo il ciclo stagionale osservato una solida caratteristica generale dell’attività di TLE al di sopra dell’Europa.
E’ stato pubblicato un nuovo articolo sui TLE ( Transient Luminous Event ) anche grazie al contributo dell’IMTN ( Italian Meteor and TLE Network ) :
https://link.springer.com/article/10.1007%2Fs10712-019-09573-5
La notte del 22 novembre abbiamo ripreso spettacolari sprites dalla stazione IMTN di Ferrara e la cometa ISON all’alba catturata fra nubi e il crepuscolo avanzato.
Tutti gli sprites della notte: http://meteore.forumattivo.com/t3395-sprites-20131121-22#12278
Alcuni sprites catturati:
Lo scorso anno nella notte fra l’8 e il 9 Ottobre, le draconidi, la pioggia annuale di meteore associate alla cometa Giacobini-Zinner ha prodotto un “exploit” di numerose meteore/ora.
Il fenomeno era stato previsto dagli studiosi, e un nostro gruppo dell’IMTN ( Italian Meteor and TLE Network ), si era appostato nei pressi del Monte Cimone per osservare il fenomeno, e soprattutto documentarlo anche con le videocamere mobili del network ( altre stazioni video fisse, sono presenti sul territorio nazionale ).
Nello stesso tempo membri del Slovak Video Meteor Network(SVMN), del Central European Meteor Network (CEMeNt), e del Polish Fireball Network si sono recati in Italia per lo stesso scopo, essendo nuvoloso nell’europa orientale.
Ne è nata una collaborazione internazionale, che si è concretizzata attraverso la pubblicazione di uno report sulla rivista WGN dell’ International Meteor Organization.
Si è invece appena conclusa a Vienna
l'”European Geosciences Union General Assembly 2012″ con, il 23
aprile, la presentazione orale:
“The Giant Jet”
di T. Neubert, O.
Chanrion, E. Arnone, F. Zanotti, S. Cummer, J. Li, M. Füllekrug, e O.
van der Velde sulle proprietà elettriche del gigantic jet ripreso
otticamente da Ferruccio Zanotti (IMTN) nel dicembre 2009
[http://meetingorganizer.copernicus.org/EGU2012/EGU2012-10867.pdf]
interessante il passaggio dove dice:
“ Questa è la prima volta che gli sprite sono utilizzati per sondare le proprietà della mesosfera“.
e il poster
“On the distribution and seasonal cycle of transient
luminous events above Europe”
di E. Arnone, J. Bor, O. A. Chanrion, R.
Labanti, K. Mezuman, T. Neubert, A. Odzimek, S. Soula, O. van der
Velde, Y. Yair e Eurosprite
con i risultati preliminari dello studio
sulla distribuzione spaziale e ciclo stagionale degli oltre 3500
transient luminous events osservati in area euro-mediterranea fra il
2009 e il 2011, dove l’IMTN ha fornito una notevole mole di riprese, sottoposte allo studio:
[http://meetingorganizer.copernicus.org/EGU2012/EGU2012-5801-2.pdf].
La nostra spedizione sugli appennini modenesi, in occasione del picco di attività particolarmente intenso della pioggia di meteore delle draconidi del ottobre 2011 con videocamere mobili dell’IMTN ( Italian Meteor and TLE Network , di cui il nostro Ferruccio Zanotti è co-fondatore ), sta producendo risultati scientifici.
Grazie ad una collaborazione internazionale fra IMTN e altri Network europei ( Slovak Video Meteor Network , Central European Meteor Network and Polish Fireball Network ),che hanno effettuato a loro volta effettuato spedizioni specifiche in Italia per osservare il fenomeno, la triangolazione delle meteore riprese ha permesso di ottenere risultati importanti che saranno presentati al:
meeting “Asteroids, Comets, Meteors (ACM) 2012” a Nigata in Giappone
[http://www.lpi.usra.edu/meetings/acm2012/]
si terrà fra il 16 e
il 20 luglio a Niigata in Giappone, il 17 Luglio, in una sessione
poster intitolata “Observations of recent comets and meteor showers” è
previsto il poster di:
J. Tóth, R. Piffl, J. Koukal, P. Zoladek, M.
Wisniewski, Š. Gajdoš, F. Zanotti, D. Valeri, P. De Maria, M. Popek,
S. Gorková, J. Világi, L. Kornoš, D. Kalmančok and P. Zigo
“Videoobservation of Draconids 2011 from Italy”
[http://www.lpi.usra.edu/meetings/acm2012/pdf/6390.pdf].
Il Gigantic Jet ripreso da Ferruccio Zanotti il 12 dicembre 2009 continua a svelare segreti, un nuovo articolo è stato pubblicato sul Journal of Geophisical Research ( http://www.agu.org/pubs/crossref/2011/2011JA016928.shtml )
Abstract:
Thunderstorm clouds may discharge directly to the ionosphere in spectacular luminous jets – the largest electric discharges of our planet. The properties of these “giants,” such as their polarity, conductivity, and currents, have been predicted by models, but are poorly characterized by measurements. A recent observation of a giant, fortuitously illuminated by an unusual sprite discharge in the mesosphere, allows us to study their electric properties and effects on the atmosphere-ionosphere. We show from a first-principles model of the combined giant and sprite event that the observations are consistent with the nature of the giant being a leader in the stratosphere of line charge density ∼0.8 mCm−1 and of multiple streamers in the mesosphere. It is further shown that the giant modifies the free electron content of the lower ionosphere because of electric field-driven ionization, electron attachment and detachment processes. This is the first time that sprites are used for sounding the properties of the mesosphere. The results presented here will allow evaluation of theories for jet and gigantic jets and of their influence on the atmosphere and ionosphere.
presto la traduzione….