La notte del 22 novembre abbiamo ripreso spettacolari sprites dalla stazione IMTN di Ferrara e la cometa ISON all’alba catturata fra nubi e il crepuscolo avanzato.
La cometa ISON non è sopravvissuta al passaggio ravvicinato al Sole, purtroppo si è disgregata in una nuvola di detriti:
Ma possiamo consolarci con la cometa C/2013 R1 Lovejoy visibile al mattino sotto la soglia della visibilità ad occhio nudo fino a metà dicembre e probabilmente fino alla fine del mese ( meglio con un piccolo binocolo), osservando sotto un cielo limpido e buio:
Foto di Norbert Mrozek effettuata il 6 dicembre da Cruis-Francia
mappa di visibilità della cometa Lovejoy fino al 14 dicembre tratta dal sito http://www.astronomy.org
Il 2013 potrebbe concludersi con una grande cometa, una “sungrazing” ovvero un particolare tipo di comete che letteralmente sfiorano il sole, rischiando altamente di venire completamente vaporizzate.
La scoperta della cometa è stata effettuata dagli astronomi Vitali Nevski e Artyom Novichono il 21 settembre 2012, entrambi lavorano all’International Scientific Optical Network ( ISON ) in Russia.
Al momento della scoperta la cometa si trovava a circa 615 milioni di km di distanza dal Sole, ovvero poco oltre l’orbita di Giove.
La sigla C/2012 S1 ISON, deriva da: C in quanto non periodica ( non farà altri passaggi attorno al solo ), 2012 ovvero scoperta in tale anno, S1 ovvero prima cometa scoperta nella seconda metà del mese di settembre, ISON scoperta nel corso del programma di ricerca ISON, sigla per International Scientific Optical Network.
orbita della cometa C2012-S1
Questa cometa, come le altre provenienti dal grande serbatoio di comete “inattive” che avvolge il sistema solare ( Nube di Oort ) pare al suo primo passaggio vicino al sole, quindi potrebbe essere ancora ricca di polveri e gas non avendo subito stress gravitazionali né shock termici da parte della nostra stella.
Cometa McNaught
una nostra spedizione per l’osservazione e fotografia delle cometa McNaught nel dicembre del 2007:
La ISON potrebbe essere per magnitudine paragonabile alla cometa McNaught del 2007, o alla cometa Lovejoy del 2011. Nelle ore attorno al passaggio al perielio la cometa dovrebbe raggiungere secondo le ultime stime una magnitudine di -4,5, quindi piuttosto al di sotto delle ottimistiche previsioni iniziali che la davano addirittura di -13!
simulazione cometa ISON per il 29 novembre al tramonto, la lunghezza e forma della coda è del tutto arbitraria
Al perielio, il 28 novembre 2013 la cometa arriverà a 1,2 milioni di km) dalla superficie del nostro sole. Questo passaggio ravvicinato potrebbe completamente distruggere la cometa.
Se passera indenne, potrebbe diventare luminosa e sviluppare una lunga coda, si potrebbe anche tentare di osservarla di giorno, anche se l’impresa srà piuttosto difficile vistra l’estrema vicinanza al sole.