di Massimiliano Di Giuseppe
Per la quarta volta, grazie al grande interesse suscitato da questa meta ed al relativo basso costo del viaggio, ritorniamo a visitare il Cern di Ginevra con una cinquantina di persone, ancora una volta in collaborazione con l’agenzia Robintur.
La partenza è fissata il 2 Giugno molto presto, addirittura si parte da Ferrara alle 3.25 con un’auto di cortesia guidata dal cortese Fatos di origine albanese, che accompagna il sottoscritto fino a Borgo Panigale davanti al parcheggio del Centro commerciale il Borgo, che come nelle altre occasioni è il punto di ritrovo per il primo gruppo di viaggiatori. Alle 4.15 di un mattino frizzante si presentano sul pullman Fabio Ponzetti, Diana Mazzola, Lucio Gandini, Bianca Panterna, Maximiliano Frignani ed Elisa Samoggia.
La seconda tappa è il centro commerciale “I Portali” di Modena in cui raccogliamo Claudia Giovanardi ( altro capogruppo ) Pietro Pezzoli, Silvio Gobbati, Gianni Bettelli, Morena Corradini, Sabrina Zoboli, Mirco Malagoli, Monica Mezzetti, Federico Magnoni, Rossana Marchesini, Gabriele Bononi, i veterani Lauro Giovanetti e Gabriella Borghetto per la prima volta con il figlio Luca Giovanetti e poi Morena Veronesi, Roberto Castagnetti, Marco Castagnetti, Nicola Bellei, Francesca Pederzini, Emilio Lugli, Deanna Cenzoprano, Maura Cavazzuti, Roberto Del Sette, Auriemma Angela, Marcello Del Sette, Steven Benassi, Cinzia Preti, Davide Benassi, Marco Arturo Sternieri, Paola Nora, Ilaria Sternieri, Alessandra Berselli, Davide Vescovini, Paola Consoli e Giovanna Porcu.
Il sole sorge sotto il ponte di Calatrava quando siamo in vista di Reggio Emilia e davanti al Decatlon salgono Gino Ferrari, Carmela Mariani, Dino Guberti, Maria Camurri e Antonella Salvatore.
Infine nell’ultima tappa, sull’autostrada A 21 all’autogrill Trebbia Nord, sale l’ultimo partecipante, l’altro veterano di viaggi scientifici Giorgio Massignani, per un totale di 48 persone.
La giornata è limpida ed un bel cielo blu fa da sfondo al Monte Bianco e al Dente del Gigante quando entriamo in Val D’Aosta. Ci fermiamo per un pranzo/spuntino proprio di fronte al tunnel del Monte Bianco, poi proseguiamo diritti fino a Ginevra e al Cern (il Consiglio Europeo per la Ricerca Nucleare ) che raggiungiamo alle 14.00. L’addetto alla reception storce un po’ il naso all’arrivo del nostro gruppo, qui da qualche tempo sono mal tollerati i prenotati attraverso agenzie di viaggi ma per stavolta chiudono un occhio. Buono a sapersi per la prossima volta..
Veniamo raggiunti da un ragazzo che come nelle scorse occasioni ci farà da guida e ci porta prima in una saletta per introdurre il Cern e le ricerche che qui si svolgono e poiall’LHCb , ( acronimo di Large Hadron Collider beauty ), un esperimento che studia le collisioni di protoni prodotte dall’acceleratore LHC ad energie tra i 7 e i 13 TeV, con lo scopo di misurare i parametri della violazione CP e decadimenti e fenomeni rari relativi agli adroni in cui è presente il quark beauty… In parole povere le principali teorie fisiche non sarebbero in grado di spiegare l’asimmetria tra materia e antimateria presente attualmente nell’universo e cioè lo schiacciante squilibrio a favore della materia. Nuove sorgenti di violazione di questa simmetria sarebbero quindi richieste e potrebbero avere spiegazione tramite nuovi modelli teorici come ad esempio la Supersimmetria, proprio ciò che si cerca di trovare con questo esperimento.
Come le volte scorse non abbiamo purtroppo accesso al grande e spettacolare esperimento sotterraneo e rimaniamo al centro controlli in superficie. Le visite sotterranee sono infatti vincolate a precisi e brevi momenti in cui i 4 grandi esperimenti non sono operativi o in manutenzione, ma prima o poi ce la faremo…! Al momento, ci spiega la guida, Il Modello Standard è la teoria che spiega meglio come funziona la natura a livello subatomico e l’LHC sta scartando e demolendo via via altri modelli fisico-matematici proposti dai teorici. A sostegno del Modello Standard si deve annoverare anche la conferma del Bosone di Higgs, scoperto qui il 4 Luglio 2012.
L’acceleratore, prosegue, funziona sostanzialmente con un campo elettrico che accelera le particelle ( protoni o ioni di piombo ) fino al 99,9% della velocità della luce ed un campo magnetico che ne curva la traiettoria, in modo da farle scontrare violentemente e profondamente. La pioggia di particelle che si origina dalla collisione viene poi fotografata, dai 4 grandi rivelatori ATLAS, CMS, ALICE e LHCb, posti lungo i 27 km di circonferenza del tunnel sotterraneo.
Veniamo quindi condotti al consueto hangar SM18, visto ormai per la quarta volta, una struttura di prove magnetiche leader a livello mondiale che testa magneti e strumentazione a bassa temperatura (da 1,9 K a 80 K) con correnti elevate ( fino a 30 kA).
Grazie alla sua ampia infrastruttura e alla sua lunga esperienza, ha capacità uniche per svolgere prove di magneti superconduttori in banchi prova verticali o orizzontali ecc. Scendiamo (virtualmente) per 100 metri fino a un modello di dimensioni reali del tunnel dell’LHC scoprendone i vari elementi. Qui visitiamo il vero laboratorio in cui sono stati testati e assemblati migliaia di magneti con non poche sfide tecnologiche ( criogenia, magnetismo, superconduttività, vuoto, ecc ).
Le spiegazioni sono sempre chiare ed interessanti e suscitano numerose domande soprattutto sul futuro del Cern e le prossime possibili scoperte. Ora, ci risponde la guida, quando l’LHC lavorerà alla sua massima potenza, si cercheranno altre particelle “esotiche”, in particolare particelle direttamente collegate con la materia oscura, ma la ricerca non è per niente facile e si devono escludere tutte le possibili interferenze o dubbi. A quel punto, vista l’impossibilità di visitare l’esposizione multimediale del Globe per lavori in corso, salutiamo e ringraziamo la nostra guida dirigendoci al nostro albergo Hotel Comfort Suites Porte de Geneve, situato nella periferia di Ginevra in una zona tranquilla.
Depositati i bagagli e rilassatici un po’ dal lungo tour de force, ci diamo appuntamento per la cena al ristorante Le Tournavel a 450 m, dall’albergo in cui apprezziamo un antipasto con affettati e formaggi, insalata mista con formaggio, carne e patate, anatra Confit con purè olio d’oliva e timo ed infine torta di mele. Sono a tavola con Lauro, Gabriella , Luca e Giorgio e assieme si ricordano episodi di viaggi passati e programmi futuri. Particolare interessa suscita il prossimo viaggio programmato per Dicembre alle Isole Lofoten a caccia di aurore boreali.
3 Giugno, dopo colazione riprendiamo il pullman per la consueta visita di Ginevra, questa volta con il sole e rivedo Pilar la nostra storica guida che entusiasta si presta ad un selfie. Passati in rassegna i principali monumenti e palazzi della città, tra cui la sede dell’ONU, della Croce Rossa e dell’UNICEF, la cattedrale di St.Pierre, la casa di Jean Jacque Rousseau e la Place du Bourg de Four pranziamo presso la ruota panoramica accanto al Lago Lemano e al suo Jet d’eau, poi lentamente facciamo ritorno in Italia e passando di fianco a ghiacciai sempre più in ritirata a causa del riscaldamento globale e fermandoci a ritroso alle varie tappe per far scendere i partecipanti. E’ stata anche questa volta una visita molto interessante che ha aggiunto qualche tassello in più all’infinita ricerca della conoscenza delle particelle subatomiche e dell’origine dell’universo. Un ultimo saluto ai compagni di viaggio e arrivato a Bologna un preciso e puntuale Fatos mi riaccompagna a casa.