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di Massimiliano Di Giuseppe
Video di Lauro Giovanetti
Tra i fenomeni celesti che si possono osservare in natura, i più impressionanti e spettacolari sono senza dubbio un’eclisse totale di sole, l’aurora polare, le piogge di stelle cadenti e una grande cometa. I nostri viaggi in questi anni sono andati proprio alla ricerca di queste meraviglie, visibili spesso in terre lontane sotto cieli bui e incontaminati. Mai prima d’ora si era tentato però di osservare due di questi fenomeni contemporaneamente…L’occasione buona si presenta a metà Dicembre di quest’anno: la luna nuova favorevole che cade attorno al picco delle Geminidi, le famose stelle cadenti invernali, ci convince ad anticipare un viaggio in Norvegia, che avevamo intenzione di fare più avanti.
Ecco dunque la possibilità di assistere ad una copiosa pioggia di meteore sullo sfondo di splendenti aurore boreali, un’occasione unica e rara! Certo occorrerà molta fortuna ( meteo favorevole, attività solare elevata e buona attività anche per lo sciame delle Geminidi), ma per non lasciare nulla al caso, decidiamo di affidare due sere allo spostamento col pullman, che dovrebbe garantire la ricerca di un luogo favorevole anche in caso di meteo avverso. Questa soluzione l’ultima volta a Marzo e sempre in Norvegia ci ha consentito la visione di aurore indimenticabili!
L’11 Dicembre ci troviamo quindi all’aeroporto di Malpensa con i partecipanti al viaggio:
i veterani Lauro Giovanetti e Gabriella Borghetto ( l’ultima volta con noi alle Svalbard due anni fa ), Alberto Severi ( che non vedevamo dal viaggio al Pic du Midi del 2014), l’immancabile Esther Dembitzer, i “nepalesi” Elsa Arcangeli ed Elmo Pronti ed i nuovi Gianluca Chiesi, Silvia Pratesi, Mirca Torricelli, Terziano Fiorucci e Tiziana Toni.
Abbiamo pure il piacere di condividere il nostro volo con la famosa campionessa di nuoto Federica Pellegrini, presente con il suo staff ed altri atleti!
NORVEGIA 2017: la tempesta perfetta!
di Massimiliano Di Giuseppe
Il video realizzato in real time ( no time lapse ) da Ferruccio Zanotti con Sony A7s e Samyang 24mm f:1.4 ( impostare su you tube “HD” )
Oslo dall’alto ci appare senza neve mentre ci apprestiamo ad atterrare, un caldo fuori stagione ha portato temperature elevate anche in nord Europa, privandolo della consueta coltre bianca, sopravvive solo qualche chiazza nei fossi e nelle zone più ombreggiate.
Le ruote toccano la pista in un perfetto atterraggio alle 14.15 del 25 Marzo 2017, l’ennesima spedizione a caccia di aurore è arrivata alla sua prima meta, la capitale norvegese! Ci raduniamo al ritiro bagagli contando i partecipanti, non manca nessuno: oltre al collega Ferruccio Zanotti, ecco Diego Pizzinat e la moglie Viviana Beltrandi, con noi in innumerevoli viaggi a partire dall’eclisse in Zambia del 2001, così come Esther Dembitzer, la super veterana e poi Simona Musiani con la mamma Silvana Laffi, viste l’ultima volta in Namibia nel 2011 e Carlo Cardellino con la moglie Ida Ambrosetti, ancora emozionati dall’incredibile avventura alle Svalbard 2 anni fa.
Fra loro facce nuove come Giovanna Picchi, Erminia Parmelli, Marisa Varani, Lorenzo e Melissa Ziliotti, Paolo Bizzini, Andrea Scacchetti, Francesco Giovenco, Anna Grazia Garuti, Sauro Lodi, Doriana Favretti, Pietro Polazzi e Paola Manni, tutti entusiasti e speranzosi di vedere qualche bella aurora, nonostante le previsioni meteo non siano troppo favorevoli nei prossimi giorni…
All’uscita ci attende la nostra guida Amanda del tour operator Tumlare, una ragazza molto preparata, che inizia ad illustrarci dal pullman le principali attrattive della città e ci fa notare il fermento dovuto al caldo anomalo: per i norvegesi 18 gradi sono già estate e sono tutti in strada nel pomeriggio assolato, sfoggiando canottiere e magliette a maniche corte.
HESSDALEN 2003: Luci misteriose in Norvegia
di Massimiliano Di Giuseppe
Tutto nasce dalla lettura di un articolo di Flavio Gori e Simona Righini, pubblicato sul n°56 di Coelum ( Ottobre 2002 ), in cui vengono descritte le fenomenologie luminose anomale osservate da anni nella valle norvegese di Hessdalen e i risultati delle missioni EMBLA del CNR, svoltesi dal 2000 al 2002. Gli studiosi, nonostante diverse indicazioni interessanti, non sono però in grado di dare una risposta certa alla natura delle enigmatiche “luci”e tengono banco le più svariate ipotesi: dai fulmini globulari, alla fisica del plasma, dai fenomeni piezoelettrici, ai monopoli magnetici fino ai mini buchi neri e ai fuochi fatui. Una cosa comunque è sicura, i dati e gli avvistamenti raccolti sono veramente molti, confermati anche dalla stazione di rilevamento automatica Blue Box e ciò fa ritenere che il fenomeno esista, ma che sfugga per ora ad una classificazione.
Partecipando, qualche mese dopo, ad un simposio a Gabicce organizzato da Gianfranco Lollino, presidente del Gruppo Astrofili N.Copernicus, veniamo a conoscenza di fenomeni analoghi anche in altre località del mondo, tra cui proprio l’Adriatico, al largo di Gabicce. Al simposio partecipano anche l’astrofisico Massimo Teodorani e l’ingegnere elettronico dell’Istituto di radioastronomia di Medicina Jader Monari, che ci raccontano le loro esperienze norvegesi, nell’ambito del progetto EMBLA mostrando le immagini di numerosi avvistamenti.
Viene voglia di saperne di più e con un occhio all’Adriatico che è opportuno di tanto in tanto monitorare, il Gruppo Astrofili Columbia di Ferrara organizza assieme a Coelum, l’agenzia di viaggi CTM Robintur e la Coop Camelot, un viaggio in Norvegia dal 23 al 29 Settembre 2003. Il viaggio diviene un’occasione per osservare lo splendido fenomeno delle aurore boreali e un’opportunità per compiere escursioni tra i fiordi e gli emozionanti paesaggi nordici.
Durante l’estate facciamo poi conoscenza con il disponibilissimo Renzo Cabassi, presidente del CIPH ( Comitato Italiano Progetto Hessdalen ), a cui illustriamo gli scopi turistico-scientifici del nostro viaggio. Cabassi ci offre tutta una serie di utili riferimenti logistici, sui punti di osservazione nella valle di Hessdalen e non ultimo la possibilità di incontrarci poco prima della nostra partenza, con Jader Monari direttamente al radiotelescopio di Medicina. Jader, appena tornato da una missione in Norvegia ci fornisce ulteriore materiale e ci mette in guardia da facili entusiasmi ( non è detto di essere così fortunati da vedere qualche “luce” in così poco tempo ) e ci esorta assieme a Cabassi, ad analizzare gli eventuali avvistamenti nel modo più critico e rigoroso possibile, poichè ogni dato raccolto, potrà essere utile alla comunità scientifica.