HESSDALEN 2003: Luci misteriose in Norvegia
di Massimiliano Di Giuseppe
Tutto nasce dalla lettura di un articolo di Flavio Gori e Simona Righini, pubblicato sul n°56 di Coelum ( Ottobre 2002 ), in cui vengono descritte le fenomenologie luminose anomale osservate da anni nella valle norvegese di Hessdalen e i risultati delle missioni EMBLA del CNR, svoltesi dal 2000 al 2002. Gli studiosi, nonostante diverse indicazioni interessanti, non sono però in grado di dare una risposta certa alla natura delle enigmatiche “luci”e tengono banco le più svariate ipotesi: dai fulmini globulari, alla fisica del plasma, dai fenomeni piezoelettrici, ai monopoli magnetici fino ai mini buchi neri e ai fuochi fatui. Una cosa comunque è sicura, i dati e gli avvistamenti raccolti sono veramente molti, confermati anche dalla stazione di rilevamento automatica Blue Box e ciò fa ritenere che il fenomeno esista, ma che sfugga per ora ad una classificazione.
Partecipando, qualche mese dopo, ad un simposio a Gabicce organizzato da Gianfranco Lollino, presidente del Gruppo Astrofili N.Copernicus, veniamo a conoscenza di fenomeni analoghi anche in altre località del mondo, tra cui proprio l’Adriatico, al largo di Gabicce. Al simposio partecipano anche l’astrofisico Massimo Teodorani e l’ingegnere elettronico dell’Istituto di radioastronomia di Medicina Jader Monari, che ci raccontano le loro esperienze norvegesi, nell’ambito del progetto EMBLA mostrando le immagini di numerosi avvistamenti.
Viene voglia di saperne di più e con un occhio all’Adriatico che è opportuno di tanto in tanto monitorare, il Gruppo Astrofili Columbia di Ferrara organizza assieme a Coelum, l’agenzia di viaggi CTM Robintur e la Coop Camelot, un viaggio in Norvegia dal 23 al 29 Settembre 2003. Il viaggio diviene un’occasione per osservare lo splendido fenomeno delle aurore boreali e un’opportunità per compiere escursioni tra i fiordi e gli emozionanti paesaggi nordici.
Durante l’estate facciamo poi conoscenza con il disponibilissimo Renzo Cabassi, presidente del CIPH ( Comitato Italiano Progetto Hessdalen ), a cui illustriamo gli scopi turistico-scientifici del nostro viaggio. Cabassi ci offre tutta una serie di utili riferimenti logistici, sui punti di osservazione nella valle di Hessdalen e non ultimo la possibilità di incontrarci poco prima della nostra partenza, con Jader Monari direttamente al radiotelescopio di Medicina. Jader, appena tornato da una missione in Norvegia ci fornisce ulteriore materiale e ci mette in guardia da facili entusiasmi ( non è detto di essere così fortunati da vedere qualche “luce” in così poco tempo ) e ci esorta assieme a Cabassi, ad analizzare gli eventuali avvistamenti nel modo più critico e rigoroso possibile, poichè ogni dato raccolto, potrà essere utile alla comunità scientifica.
































