KAZAKISTAN 2019: Baikonur e il lancio di Luca Parmitano!
di Massimiliano Di Giuseppe
L’organizzazione di un viaggio a Baikonur per assistere al lancio di una Soyuz con un italiano a bordo parte da lontano, precisamente dal 2011, anno di pensionamento degli Space Shuttle americani. Da quel momento, in attesa dell’entrata in funzione dei nuovi lanciatori statunitensi come l’SLS System con la capsula Orion, gli astronauti delle varie nazionalità sono stati obbligati ad utilizzare i vettori russi per raggiungere la Stazione Spaziale Internazionale.
All’epoca mi trovavo in Florida a Cape Canaveral assieme alla famiglia in occasione del lancio dello Shuttle Endeavour, il penultimo prima della chiusura dei voli, con a bordo l’astronauta italiano Roberto Vittori. Purtroppo un guasto al velivolo decretò la sospensione del decollo a solo 2 ore dalla partenza rinviandolo di 15 giorni, troppi per poter rimanere. Mi vedevo perciò costretto a rimandare a data da destinarsi la mia partecipazione ad un lancio.
L’occasione sembrò ripresentarsi nel 2014, quando da Baikonur era in partenza la nostra Samantha Cristoforetti, la prima donna astronauta italiana ad andare nello spazio, un avvenimento che suscitò grande clamore nel nostro paese. Cercammo quindi, assieme a Matteo di Robintur di organizzare un difficile programma che ci consentisse di accedere al Cosmodromo di Baikonur, (territorio militare russo in Kazakistan ) nella data prevista… Va da sé che l’ottenimento dei visti e permessi non era cosa di poco conto, sono richiesti infatti 5/6 mesi di preavviso per inoltrare le richieste, troppi per poter raccogliere un numero adeguato di partecipanti in tempo utile.
Niente da fare, assisterò al lancio in televisione e presenzierò a diverse conferenze di Astrosamantha, una volta tornata sulla Terra al termine di una felice missione, ma intanto medito sul prossimo potenziale obiettivo. Il successivo astronauta italiano a partire dal Kazakistan sarà Paolo Nespoli nel Luglio 2017, ma la concomitanza con un viaggio di Esploriamo l’Universo in Wyoming per l’eclisse totale di sole, mi fa desistere ancora una volta dal progetto.
Prima di un nuovo lancio con un italiano, io e Matteo cerchiamo di risolvere il problema del visto di Mosca, necessario poichè il tour operator di riferimento è russo. L’ideale sarebbe arrivare direttamente in Kazakistan, paese per il quale non è richiesto il visto e gestire tutte le operazioni direttamente da lì, ma occorre trovare un’agenzia locale che organizzi visite a Baikonur e non è per nulla facile. Intanto Luca Parmitano, che ha già volato su una Soyuz nel 2013, tornerà in orbita nel 2019. Che fare?
Il destino, il caso o se vogliamo una fortunata quanto inaspettata coincidenza mi viene in aiuto durante un viaggio in Georgia lo scorso anno. Ebbene, mentre mi trovavo a pranzo col resto del gruppo in una locanda ad Ananuri, faccio conoscenza con una ragazza kazaka di nome Dina, casualmente anche lei nel ristorante con i suoi genitori e parlando della passione che anima i nostri gruppi per l’astronomia e l’astronautica imparo che lei, oltre che insegnare Yoga, organizza viaggi nel suo paese ed in particolare a Baikonur! Incredibile! Ci scambiamo telefoni ed e-mail, sperando di rivederci se tutto andrà bene l’anno prossimo in occasione del lancio di Parmitano.