CielOstellato 1998: la conferma di un successo!
di Massimiliano Di Giuseppe
Quest’anno il 2° raduno nazionale astrofili alle Vallette di Ostellato (FE) si spalma su ben 7 giorni: il 23-24-25-26 Aprile e l’ 1-2-3 Maggio, sfruttando quindi tutti i ponti e le festività primaverili. Nel prato accanto all’osservatorio è ancora una volta presente il planetario itinerante, che viene installato già la settimana prima per coinvolgere le scuole del territorio.
Anche stavolta la manifestazione ha ampio risalto sui quotidiani locali, mentre a livello nazionale può sempre contare sulla rivista Il Cielo, ora divenuta Coelum dopo un cambio editoriale e su alcuni sponsor come la ditta Global che garantisce il collegamento Internet e Tuttocomputer per la fornitura dei Pc. Il panorama delle attrazioni di CielOstellato ’98 si arricchisce poi della mostra di meteoriti di Romano Serra del planetario di S.Giovanni in Persiceto e di prove strumentali effettuate sul campo.
Tutto il Columbia, in particolare Ferruccio Zanotti, Michele Bonadiman, Massimo Riccardi, Alessandro “Faro” Farinelli, Matteo “Jester” Stabellini, Gianluca “Giangi” Sorrentino, Roberto Bonventi, Arianna Ruzza ed i nuovi volenterosi soci Nicola Galvani, Matteo “Goemon” Mantovani, Davide Andreani e Alan Barbi, si adopera i giorni precedenti alle Vallette per la buona riuscita del meeting.

Nicola Galvani, Alessandro Farinelli e Ferruccio Zanotti preparano la linea telefonica per il collegamento Internet
Ed eccoci al 23 Aprile la data di esordio di CielOstellato con numerosi astrofili che accorrono in serata all’osservatorio in attesa dell’inaugurazione ufficiale che avverrà il giorno successivo. Tra i primi ad arrivare Guido De Gaetano da Imola e Paolo Morini con gli astrofili ravennati dell’ALPA ( Associazione del Libero Pensiero Astronomico). Come testimonial dell’evento si era pensato inizialmente a Piero Angela con tanto di zelante lettera di invito scritta da Michele, il presidente del Columbia, ma dobbiamo cambiare obiettivo dopo aver preso atto dei suoi impegni televisivi in quel periodo. Scegliamo quindi un altro nome di richiamo, il famoso astrofisico Franco Pacini, che assieme a Margherita Hack e al già citato Piero Angela ci ha accompagnato nel recente speciale di Quark, “Viaggio nel cosmo”. Pacini contattato da Ferruccio accetta con entusiasmo.
Il venerdì 24 Aprile la manifestazione è quindi ufficialmente inaugurata dalla conferenza di Pacini, preceduta da una lauta cena all’agriturismo Belfiore di Ostellato, in compagnia di tutto il consiglio direttivo del Columbia e del direttore delle Vallette Fuschini. Divertente l’arrivo di Pacini, noto per l’alta corporatura, sulla Uno di Ferruccio dopo averlo prelevato in stazione! Un folto pubblico applaude poi alla biblioteca di Ostellato, l’entrata del celebre direttore dell’osservatorio di Arcetri seguito a ruota da tutte le autorità. Dopo i saluti del Sindaco, Pacini viene presentato con emozione da Michele e successivamente da Ferruccio e proprio l’emozione per un tale importante ospite gioca qualche disguido organizzativo.
Manca infatti il caricatore delle dispositive e Massimo viene mandato in tutta fretta alle Vallette a ricuperarne uno, poi le diapositive vengono inserite da Michele per lo più alla rovescia ed infine un potente faro stradale irrompe dalla finestra proprio sugli occhi e la fronte dell’astrofisico. Salta poi il previsto collegamento internet con videoconferenza per irrisolvibili problemi tecnici…In tutto questo trambusto Pacini si appoggia indulgente alla cattedra a braccia conserte e attende con sorriso bonario che venga messo un paravento alla finestra e che le diapositive finalmente siano in regola.
Si può cominciare… Con la sua simpatia e la sua esperienza di grande divulgatore, affronta con disinvoltura la conferenza rendendo semplici a tutti i difficili processi che accompagnano la “Vita e morte delle stelle”. Il successo è netto e le domande fioccano, sopratutto da parte dei numerosi bambini presenti. L’astrofisico viene poi accompagnato a visitare lo star party, l’osservatorio e il nostro planetario itinerante dichiarandosi alla fine molto soddisfatto dell’iniziativa. Tiriamo un sospiro di sollievo mentre gli offriamo una cesta con i prodotti tipici del territorio salutandolo e ringraziandolo per il suo brillante intervento.
Il giorno 25, di buon mattino, Paolo Candy inizia come lo scorso anno a far ammirare al pubblico le splendide protuberanze solari con il suo Maksutov da 7″. Comincia ad arrivare anche un copioso pubblico grazie al nuovo concorso “l’Autocostruttore”, che si aggiunge a quello fotografico, dedicato a chi si è cimentato nella costruzione di telescopi o accessori per l’astronomia. I primi autocostruttori sottopongono le loro opere alla giuria, formata da Michele, Germano Borgatti di Modena, autore di un gigantesco Dobson da 15 quintali e Angelo Fiacchi, famoso astrofilo divulgatore e autocostruttore ferrarese. Fra tutte le opere presentate il primo week end, spicca il faraonico Dobson di Euno Borsatti di Scortichino, trasportato a fatica da lui stesso e da Michele. Si staglia sulla valle simile ad una mietitrebbia con tanto di scaletta e parapetto per i disabili.
Giungono poi anche il famoso Plinio Camaiti, autore della rubrica di profondo cielo sulla rivista Coelum, accompagnato da Gianni Quarra e Raffaello Braga che si porta un eccezionale rifrattore Astrophisics dalla impressionante risoluzione e dall’impressionante prezzo. Fanno poi bella mostra di sé i più svariati strumenti fra cui un C14 e un CG 11 e nel pomeriggio l’area Star Party si affolla di centinaia di curiosi. Proprio nel momento di massimo entusiasmo arrivano Giovanni Anselmi direttore di Coelum, Gino Bucciol e Fabrizio Marchi della ditta M111, che hanno portato uno striscione di Coelum da attaccare al planetario e una camera CCD da vendere al Columbia.

Gino Bucciol e Alan Barbi
Poco dopo prende il via la conferenza di Plinio dal titolo: “La nuova frontiera dell’immagine digitale”, molto interessante. Alla sera, caratterizzata da un cielo un po’ velato, gli occhi sono puntati sull’Astrophisics di Braga che mostra la sua strabiliante risoluzione sull’ammasso globulare M13 e la stella doppia Rho Coronae Borealis con le 2 componenti separate di soli 0”,6 d’arco!
Gli stessi Plinio e Braga effettueranno poi prove strumentali su svariati telescopi arrivati al meeting, grazie al’ottimo seeing della serata, scoprendo molte pecche ma anche l’ottima fattura del telescopio Konus da 20 cm di Roberto Bonventi.
La domenica 26 è la volta di Candy con la consueta conferenza sui “Fenomeni meravigliosi del cielo”, sempre interessante ed accattivante. Il 2° week end è caratterizzato purtroppo da un clima variabile e dispettoso mentre altri strumenti autocostruiti arrivano all’oasi, alcuni veramente notevoli per tecnica, originalità e precisione.
Il 1° Maggio seguiamo dal planetario grazie a Jester, le immagini del Flyby della sonda Cassini-Huygens attorno a Venere, prima di essere spinta dalla fionda gravitazionale del pianeta fino a Saturno e alla sua luna Titano su cui si tenterà un atterraggio nel Gennaio 2005!
Il 2 Maggio ben 3 conferenze si svolgono nell’apposita saletta: alle 16.00 Mirko Villi parla del programma : “International Supernovae Network”, quasi fosse un presagio della sua imminente scoperta di una supernova nella galassia M96. Alle 18.00 è la volta di Michele e Massimo del Columbia che lanciano sul mercato “ Nuovi strumenti per fotografia astronomica ( anastigmatici e a campo piano): camere Houghton e camere iperboliche”, suscitando vivo interesse tra gli addetti ai lavori.

Il gruppo del viaggio ad Antigua per l’eclisse totale di sole del Febbraio ’98
Infine alle 21.00 Alessandro Dimai che rivediamo volentieri dopo le avventure di Cortina col nostro planetario dello scorso Dicembre, coadiuvato dall’ingegner Sergio Pascolini illustrano al pubblico il telescopio automatizzato del Col Drusciè, progettato dallo stesso Pascolini con la conferenza “Ricerca di supernovae extragalattiche con telescopio automatizzato”. Assieme a loro dopo l’astrocena mi dirigo all’osservatorio, ma alla biglietteria dello Star Party siede un perentorio e incorruttibile Carles che subito ci ferma chiedendo le generalità dei signori che mi accompagnano. Lo tranquillizzo spiegando che si tratta di relatori del meeting e abbiamo quindi il via libera…diversa più tardi sarà invece la sorte di Germano Borgatti della giuria reo di essere arrivato senza badge dell’organizzazione…!
Il 3 Maggio durante il giorno tra una nube e l’altra Marcello Lugli, come lo scorso anno, fa osservare il sole in luce h-alfa, argomento della sua conferenza tenutasi alle 18.00 e preceduta da quella di Giuseppe Sala: “Nuove architetture di sensori per camere CCD amatoriali”.
Chiude il sipario di CielOstellato ’98 la premiazione dei 2 concorsi con la valletta moglie di Marchi. Il vincitore del concorso l’Autocostruttore è Elio Landi autore di 2 splendidi telescopi una sorta di CG 11 e un rifrattore da 12 cm, che si aggiudica un Meade 114/900 fornito dalla ditta Focas, al 2° posto si piazza il già citato Euno Borsatti aggiudicandosi un cercatore Orion 9X60 offerto da M111 e al 3° Marcello Lugli con uno spettrografo da lui stesso realizzato a cui va in premio un binocolo Ziel 10X50 offerto da Laborfoto.
Un premio speciale della critica va poi a Giovanni destro, autore di un bellissimo telescopio in ottone, in stile ottocentesco con tanto di ruote. A presiedere la giuria del concorso fotografico sono invece Giancarlo Sette con Massimo Riccardi e Giovanni Anselmi. Le foto premiate vedono come soggetto il sole in bianco e nero, nebulose ed ammassi nell’Auriga e di nuovo il sole questa volta in eclisse parziale, con gabbiani che gli si proiettano contro. Si aggiudicano rispettivamente un rifrattore Venere Antares 100/1000 offerto da Staroptics, un Astroinseguitore FJR offerto da Franz Foto ottica ed un abbonamento a Coelum.
CielOstellato ha riservato quest’anno anche un piccolo spazio agli artisti con opere ispirate a temi astronomici: l’anteprima del simposio “CielOstellato Sculture”, con un’esposizione di bozze dei lavori che saranno realizzati qui il prossimo anno. Per l’occasione è venuto a trovarci anche Paquito Pugni figlio dello scultore Walter realizzatore di sculture in bronzo conosciuti entrambi a Cortina a Dicembre, letteralmente entusiasta del luogo tanto che vorrebbe farne il laboratorio del padre. Quest’anno il meeting ha visto sicuramente un incremento di astrofili e visitatori, attestandosi come uno dei principali Star Party italiani, un incentivo a fare ancora meglio nelle prossime edizioni!
Articolo di presentazione di CielOstellato ’98 sulla rivista Coelum