Per la quarta volta, grazie al grande interesse suscitato da questa meta ed al relativo basso costo del viaggio, ritorniamo a visitare il Cern di Ginevra con una cinquantina di persone, ancora una volta in collaborazione con l’agenzia Robintur.
La partenza è fissata il 2 Giugno molto presto, addirittura si parte da Ferrara alle 3.25 con un’auto di cortesia guidata dal cortese Fatos di origine albanese, che accompagna il sottoscritto fino a Borgo Panigale davanti al parcheggio del Centro commerciale il Borgo, che come nelle altre occasioni è il punto di ritrovo per il primo gruppo di viaggiatori. Alle 4.15 di un mattino frizzante si presentano sul pullman Fabio Ponzetti, Diana Mazzola, Lucio Gandini, Bianca Panterna, Maximiliano Frignani ed Elisa Samoggia.
La seconda tappa è il centro commerciale “I Portali” di Modena in cui raccogliamo Claudia Giovanardi ( altro capogruppo ) Pietro Pezzoli, Silvio Gobbati, Gianni Bettelli, Morena Corradini, Sabrina Zoboli, Mirco Malagoli, Monica Mezzetti, Federico Magnoni, Rossana Marchesini, Gabriele Bononi, i veterani Lauro Giovanetti e Gabriella Borghetto per la prima volta con il figlio Luca Giovanetti e poi Morena Veronesi, Roberto Castagnetti, Marco Castagnetti, Nicola Bellei, Francesca Pederzini, Emilio Lugli, Deanna Cenzoprano, Maura Cavazzuti, Roberto Del Sette, Auriemma Angela, Marcello Del Sette, Steven Benassi, Cinzia Preti, Davide Benassi, Marco Arturo Sternieri, Paola Nora, Ilaria Sternieri, Alessandra Berselli, Davide Vescovini, Paola Consoli e Giovanna Porcu.
Foto dell’astronauta Ivan Vagner dalla Stazione Spaziale
Dopo le delusioni delle comete Atlas e Swan, finalmente una cometa degna di nota e visibile ad occhio nudo in questi giorni di Luglio dal nostro emisfero. Si tratta della cometa con orbita quasi parabolica C/2020 F3 Neowise, scoperta il 27 Marzo 2020 dal telescopio spaziale Neowise. Superata indenne il perielio il 3 Luglio, quando è passata a soli 43 milioni di chilometri dal Sole, si rende visibile in questi giorni prima dell’alba, molto bassa al di sopra dell’orizzonte tra le luci del crepuscolo.
Le condizioni non sono ottimali ma la luminosità della cometa è paragonabile a quella di una stella di prima grandezza e, se il cielo è limpido e l’orizzonte è completamente libero, è possibile osservarla con un binocolo ed anche ad occhio nudo. Non sarà la cometa del secolo, ma è la prima che si rende visibile ad occhio nudo dopo molto tempo.
Foto di Stefano Ottani
Foto di Rolando Ligustri
La direzione dove cercarla al mattino, intorno alle ore 04/4.30, è appena sopra l’orizzonte a Nord-Est, vicina al punto dove poi sorgerà il Sole, al di sotto della costellazione dell’Auriga.
Le condizioni di osservazione andranno un po’ migliorando fino al 13-14 luglio perché la cometa si alzerà un po’ al di sopra dell’orizzonte, ma non di molto, spostandosi sotto al Grande Carro. Dopo queste date la visibilità al mattino andrà peggiorando, ma fortunatamente la cometa spunterà anche sull’orizzonte Nord-Ovest, dopo il tramonto del Sole, rendendosi visibile ad orari molto più comodi. Teoricamente potrebbe essere visibile alla sera già dopo il 10 luglio, molto bassa sull’orizzonte e immersa nel chiarore del crepuscolo.
Foto di Guillaume Cannat
Foto di Marco Meniero
La cometa Neowise in mezzo a Nubi Nottilucenti, foto di Tomas Slovinsky
Foto di Enrico Montanari
Foto di Enrico Montanari
Foto di Ferruccio Zanotti
Foto di Stefano Ottani
Con il passare dei giorni andrà guadagnando visibilità abbastanza velocemente fino a raggiungere la massima altezza sull’orizzonte verso fine mese (circa 30 gradi di altezza al crepuscolo, che corrisponde più o meno all’angolo sotteso da un palmo e mezzo di una mano osservata dalla distanza di un braccio). Nota dolente, va anche detto però che la NEOWISE è in fase di allontanamento dal Sole, e inevitabilmente la sua luminosità sta diminuendo e probabilmente diventerà presto un oggetto difficile da vedere ad occhio nudo. Per seguirla fino alla fine del mese dovrebbe però essere sufficiente un binocolo, preferibilmente ben fissato su di un treppiede.
La cometa attualmente è facilmente fotografabile con una fotocamera, meglio se con con un piccolo teleobbiettivo, fissata su di un treppiede e con tempi di posa indicativamente intorno ad 1 secondo (400-800 ISO). Anche qui sono necessarie diverse prove per cogliere il momento migliore, eventualmente curando anche l’inquadratura con gli elementi del paesaggio. ( Fonte UAI )